Fumare cannabis durante l’adolescenza non modifica la struttura del cervello

Fumare cannabis durante l’adolescenza non modifica la struttura del cervello

Usare cannabis durante l’adolescenza, anche in maniera assidua, non porta ad avere modifiche di alcun tipo nella struttura cerebrale nell’età adulta. E’ quanto sostiene una ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Drug and Alcohol Dependence.

La ricerca, condotta da ricercatori dell’Arizona State University e dell’Università di Pittsburgh, è durata circa 20 anni. Nella prima fase mille adolescenti vennero selezionati e distinti in base alle loro traiettorie di consumo di cannabis tra i 13 e i 19 anni, distinguendoli in 4 gruppi in base ai livelli di consumo (da nessun utilizzo a un utilizzo costante e quotidiano). Nella seconda fase, un campione selezionato di 181 partecipanti alla prima fase è stato sottoposto a esami cerebrali una volta giunto ad età comprese tra i 30 e i 36 anni per verificare eventuali differenze nella struttura cerebrale.

Gli esami hanno analizzato 14 aree di interesse del cervello mostrando come non si sia registrata alcuna differenza nella struttura cerebrale in base ai livelli di consumo di cannabis nell’età adolescenziale.

Al punto che, nelle conclusioni della ricerca, gli studiosi hanno affermato che “l’uso di cannabis da parte degli adolescenti non può essere associato a differenze strutturali nel cervello in età adulta, quindi i modelli di consumo di cannabis non sembrano avere effetti duraturi sulla struttura del cervello”.

I risultati ottenuti dalla ricerca sono coerenti con altri dello stesso tipo effettuati in altri centri di ricerca. Una recente meta-analisi pubblicata sulla rivista JAMA Psychiatry ha riferito in modo simile che l’esposizione alla cannabis in età giovanile non sembra essere associata a deficit cognitivi in età adulta.

Una ricerca importante che comunque non esclude i possibili rischi associati all’utilizzo di cannabis in età adolescenziale.

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