Cannabis depennata dalla lista delle droghe? Per ora si tratta solo di una ipotesi ma, secondo quanto reso noto da Marco Perduca, ex senatore radicale e membro dell’Associazione Luca Coscioni, potrebbe presto diventare realtà dall’Organizzazione Mondiale della Salute.
La notizia, appresa dagli organi di stampa, sarebbe trapelata nei giorni scorsi a Ginevra durante la sessione aperta della Commissione di Esperti sulle Dipendenze da Droga dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite avvierà una revisione delle proprietà terapeutiche della cannabis.
Associazione Coscioni, Società della Ragione, Forum Droghe e la Fondazione DRCNet hanno presentato in quell’occasione un documento a sostegno della ricollocazione della cannabis nelle tabelle internazionali. “L’Italia non ha partecipato alla fase di pre-revisione, eppure da 10 anni aggiorna continuamente il proprio quadro normativo sulla “cannabis terapeutica”; vedremo se il Governo saprà cogliere questa occasione storica”, ha dichiarato alla stampa Perduca.
Secondo Perduca “se il mondo ricco può usare terapie a base di cannabis non si capisce perché i paesi vittime del proibizionismo Occidentale non possano coltivare la cannabis, spesso pianta tradizionale, e aiutare i propri cittadini proprio come quelli dei Paesi che, dal dopoguerra a oggi, han imposto leggi draconiane contro produzione e uso terapeutico della pianta medica”.
Per giungere a una decisione finale dovranno essere studiati gli aspetti chimici, farmacologici, tossicologici, epidemiologici nonché gli usi terapeutici della pianta.